martedì, luglio 31, 2007

NON SO' PIU' CHE FARE

kogo N° di riferimento: 746487653 Età: 33 Ecco la mia storia. Ci conosciamo mentre lui era fidanzato con un'altra. La sua relazione durava da quattro anni, ma era visibilmemte infelice. Senza che interferissi in questa storia la stessa finisce con una decisione da parte di lui. Lui mi aveva sempre affascinata. Dopo qualche mese, si interessa a me, e dopo altri tre mesi di assidua frequentazione stiamo insieme. Ero felicissima. Era la realizzazione di un sogno inaspettato. Lui corrisponde al mio uomo ideale: simpatico, intelligente, brillante, pieno di interessi. Però. C'è sempre un però. Il primo giorno della ns. unione, mi dice di non affezionarmi. Che Lui è un uomo freddo. Io non ci credo. O meglio: preferisco non dare peso alle sue parole. E' troppo bello averlo come amante. All'inizio, infatti, non manifesta il ns. rapporto all'esterno, poi, mi bacia pubblicamente, e poco alla volta divento la sua fidanzata. Lo vedo felice e sereno. E' se stesso. Io sono felice. Per la prima volta nella mia vita sono felice. I mesi passano. Per quanto però stiamo bene ed io mi dedichi a Lui completamente, non mi dice mai ti amo. Però è sincero, è fedele e ciò mi basta: che importa se non me lo dice: si comporta lealmente: è tenero e passionale. Arriva un problema sul lavoro: deve andare diversi mesi all'estero: rimaniamo insieme e gestiamo la lontananza con fiducia e rispetto reciproco. Torna per l'estate. Stiamo bene. Conosce intanto i miei e si dimostra affettuoso. Tuttavia il problema del lavoro ci lascia sospesi: non parliamo ancora di matrimonio. Io penso che sia il lavoro a renderlo titubante. Quindi ritorna da questa esperienza e, spinto dalla madre, che Lui adora profondamente, e che mi stima come nuora, incominciamo a parlare di casa e di arredi. Non fissiamo però nessuna data, nè se ne parla con i miei. Riparte per un altro impegno di lavoro. Io accetto la partenza per assecondare la sua realizzazione. Si tratta di un altro anno, ed in fondo adesso vuole sposarmi. Gli chiedo un regalo importante, un pegno d'amore, ma lui non vuole, non riesce ad accontentarmi. Incomincio a soffrire un po' di questa incertezza. Io continuo da sola a pensare ad una sistemazione, e con Lui, quando torna,giriamo per negozi, pensando alla ns. futura casa. Mi sembra contento. All'inizio. Poi c'è qualche litigata. Io mi innervosisco perchè vorrei più dolcezza da Lui, più dedizione quando è con me, più complimenti, più generosità di cuore. Lui dice che a volte gli faccio paura. I primi dubbi. Dopo qualche mese, io continuo ad occuparmi di questo progetto con Lui lontano. Sono un po' stanca di questa situazione, e soprattutto del suo entusiasmo che si affievolisce sempre di più. Dopo le ultime tre settimane di assenza da me,torna. Si dimostra molto pensieroso, mi evita, non ha passione, sembra depresso. Quiindi parliamo: gli hanno prospettato un altro anno fuori. Non se la sente di sposarmi. Io gli dico che ho bisogno di Lui. Che ho bisogno della sua vicinanza e soprattutto che ho bisogno di un legame forte con Lui. Non posso tornare indietro. Altro tempo passato con una relazione al telefono non mi bastava più. Avrei accettato la lontananza ma solo a fronte di una sicurezza. Di un "Ti amo" ufficiale. Lui è turbato. Mi dice che all'estero è felice lavorativamente, e che a casa è felice per gli affetti e perchè sta bene con me. non sa che fare. Rinunciare al lavoro fuori sarebbe per lui un blocco della carriera e la depressione. Riflette. Da solo.Sparisce. Dopo un giorno di silenzio interminabile lo chiamo, e mi dice che per Lui non è il caso di continuare. Capisce la mia posizione ma non è sufficientemente convinto di sposarmi. Che preferisce soffrire adesso, e non più tardi e di più. Mi idce che se fosse davvero convinto mi avrebbe sposata comunque, indipendentemente dalla proposta di lavoro. Mi avrebbe sposata dal primo anno. Io gli ribadisco che tutti i problemi si possono afforntare ma che ho bisogno di un legame forte con Lui. Lui mi risponde che sa che io lo amo, ma che Lui non mi ama abbastanza per questo passo. E' di nuovo silenzio. Ed è ilvuoto e la mia disperazione per aver perso il complice, la persona di valore che era, e che è, il mio primo vero amore. Ero convinta che insieme a lui avrei affrontato qualsiasi cosa. Ora mi devo convincere del contrario. Non ci riesco. E come ha potuto cancellarmi in così poco tempo? Senza neanche la possibilità di parlare, urlare, piangere. Senza darmi il tempo di capire. Di capirLo. Non lo riconosco più. E' diventato gelido e razionale. Sospetto che fuori abbia trovato un'altra donna. Era un po' cambiato. Era nervoso. Aveva ripreso a fumare. Non mangiava più tanto. Era diverso. Non so che fare. A volte, pochissime volte, mi dico che è meglio così. Che ha fatto la scelta giusta. Ma ogni secondo mi ripeto che insieme eravamo forti,fortissimi, e felici. E adesso? Sono disperata. ho tanto amore da dargli. Ho tanta voglia di vederlo. Ho tanta voglia di stare ancora con Lui.Vorrei combattere. Voglio combattere. Ma come? Non so più che fare. Non so più che fare. Non so più che fare.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao. Mi è sembrato di leggere la mia storia. Sto ancora malissimo, ma credo che per me un primo passo sia stato arrendermi. Capire che questa battaglia la avevo persa, che non aveva più senso combattere. Spalancare quindi le porte al dolore, non cercare più di tenerlo a bada, non ascoltare più nemmeno la cara amica che dà un po' di sollievo e ti dice di "tenerti su". E se non posso andare giù adesso, quando cavolo lo posso fare nella vita?
Ho perso, non so ancora se per colpa mia o se perchè comunque ero già condannata in partenza. Forse più avanti lo capirò. Ho smesso di sperare, mi sono lasciata andare per un po'. Poi in una persona sana la voglia di stare bene comincia a farsi sentire, e la voglia di combattre comincia ad essere indirizzata verso obiettivi raggiungibili, che dipendono solo da noi. Ora sto cercando una nuova casa, in un posto diverso. Spero di uscirne e spero di capire. Magari rispondendoti ho trovato una nuova amica, chissà. Ti abbraccio.

Anonimo ha detto...

ciao, anche a me sembra un po' di rivedere la mia storia...
io purtroppo non ho consigli da darti, sto malissimo anche io ed è già un miracolo che rieasca a scrivere sul blog senza attacchi isterici... il mio ex mi ha lasciato 22 giorni fa con le stesse motivazioni...mi ama, non mi ama, non mi ama abbastanza...e io sono qui a rodermi il cervello alla ricerca di risposte che tanto non arriveranno, o che in ogni caso non mi soddisferanno... il fatto è che ad un certo punto bisognerebbe arrendersi all'evidenza...provare a razionalizzare la sfera emotiva purtroppo è impossibile...per me che lui dica che è confuso non significa nulla perchè il mio di amore è troppo forte per credere che basti la lontananza (anche il mio ex vive all'estero per lavoro) a spegnere l'interruttore...passo giorni a dirmi che va bene così, che è meglio, che troverò la persona giusta...altri giorni valuto in quale modo potrei suicidarmi (giusto per perdere un po' di tempo chè so che nn lo farei mai)...io credo solo che debba passare del tempo...intanto tento di trovar un po' di forza nel lavoro... ti auguro di uscirne il prima possibile, più forte di prima...ti auguro la più grande felicità...e ne auguro un po' anche a me
Un abbraccio,
Silvia