lunedì, giugno 12, 2006

CAPIRE LUI


Flavia N° di riferimento: 140719474 Età: 36 Voglio capire, e so che sono tra quelle donne che amano troppo. Mi ha lasciato dicendomi di non provare emozioni forti, dopo due anni di tira e molla. Lui però secondo me è incapace di mettersi in contatto con la sua parte interna. Ad un certo momento ha sempre distrutto tutte le sue relazioni; in un caso a distanza di tempo se n'è pentito, era arrivato a chiederla in sposa, ma lei nel frattempo si era legata ad un altro. Poi ha avuto una relazione distruttiva con una donna con cui si tradivano e picchiavano, e proprio su questa storia ha scommesso tanto. Due anni fa ha avuto un figlio da una relazione occasionale e ciò ha infranto definitivamente il suo sogno di crearsi una famiglia. Sogno che, pur desiderandolo, lui dice non sarebbe stato in grado di realizzare. La nostra storia è iniziata in un momento difficile, aveva da poco saputo che da lì a pochi mesi sarebbe diventato padre. Lui ha vissuto tanti momenti di sconforto e ogni volta che è accaduto c'è stato un suo ritiro emotivo e ci siamo lasciati. Due volte prima di adesso. Da agosto a qualche settimana fa, avevamo fatto tanti passi avanti a Natale mi ha scritto che, non lo credeva, ma che era accaduto: pensava a noi. Una volta ha accennato ad avere una bambina. Lui è stato dolcissimo, sì spesso egoista, ma mi ha fatto sentire una principessa. La sua salvatrice, anche. Lo so non era un bene.. Però eravamo felici, lo siamo stati per poco. C'era una cosa, però, che mi disturbava: non mi cercava sessualmente. Lo ha fatto e tanto, e a letto eravamo una bomba, solo in un periodo in cui eravamo lasciati ma ci vedevamo. Era passione pura, ma perversa perché non mi voleva. Dice che quando mi vuole è sufficiente avermi accanto e coccolarmi, perde desiderio, pur volendomi, anzi proprio in virtù di questo. Che significa? Il mese scorso, la svolta: oltre ad essere in un momento finanziario durissimo, ha litigato con il suo migliore amico da trent'anni. Colui che rappresentava, sono parole sue, la sua famiglia (non ha un buon rapporto con i suoi genitori), la sua passione (condividevano la passione per il teatro e organizzavano una rassegna insieme), le sue donne (visto che non è riuscito mai a creare niente), suo figlio (dal quale non si sente accolto, e del resto non lo vede molto e il bambino cerca sempre la madre). Un dolore immenso non esternato, razionalizzato e vissuto con grande distacco "prima o poi finisce tutto", al contempo una volta ha detto che si attrezzerà per non consentire che questa delusione si ripeta. Non vuole fare nulla per capire le incomprensioni tra loro due. Una discussione su un problema economico. Si è sentito deluso, tradito e nonostante lui abbia cercato distensione, dice che è un vigliacco e che non affronterà mai di petto la situazione riconoscendo i suoi errori. Alla fine ci sono andata di mezzo anch'io, sono diventata un peso, si sentiva responsabile di non desiderarmi e dice che la nostra è una storia senza futuro perché non c'è quel sentimento che altrimenti gli avrebbe fatto fare "il passo". Io sono confusa, sono consapevole che era una storia difficile, so anche che in qualche momento mi ha voluta tanto, mi diceva che mi adorava, che mi voleva più bene di quanto gliene volessi io. Credo in realtà che abbia una grande difficoltà a vivere i suoi sentimenti e i dolori che possono provocare. Qual è il suo profilo psicologico, io temo che nasconda qualche disordine. Io avrei potuto fare qualcosa? E rimarrà sempre senza speranza? Per parte mia, La volevo molto ringraziare per la creazione di questo sito e l'aiuto che offre. Da una settimana a questa parte mi sono resa conto di tanti problemi che ho sempre avuto, legati a vuoti affettivi che mi hanno fatto sbagliare tanto, nel passato sono anche stata bulimica. Cercherò di capirmi meglio e fare tesoro delle mie debolezze. Per il momento quella più grande è la perdurante speranza che lui torni e questa mia nuova coscienza possa fare evolvere il nostro rapporto e mi sarebbe d'aiuto capire cosa lo blocca, se non mi ama e non mi amerà mai o se in realtà ha una gran paura di amare e di ripetere gli errori dei suoi genitori (rapporto difficile, separazione, cattiverie e nella maturità ricongiungimento senza grande dialogo). Spero Dottor Cavaliere che mi possa aiutare a capire, quanto meno capire lui, per poi andare avanti sulla mia strada.. Flavia
Anche se arrivasse a capirlo, non ritengo che cambierebbe molto la situazione. Anzi il ruolo della "terapeuta" che lei spera di ricoprire non solo non è possibile per via della relazione affettiva, ma rischierebbe di allontanarlo ancora di più. Forse lui ha qualche "disordine", ma anche lei ha le sue "fragilità", ed il metterle insieme in una relazione, non aiuta a superarle. Le speranze di un suo ritorno sono legate oltre che alla presenza in lui sia di affetto che di passione anche al superamento delle sue problematiche, dove, le ripeto, lei non può essere parte attiva. Ma nell'attesa e nella speranza del suo ritorno, lei pensi anche a sè stessa, a superare le sue fragilità. E' una condizione indispensabile per il possibile prosieguo di questa storia o di altre.

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