mercoledì, dicembre 20, 2006

NATALE DI UNA DIPENDENTE AFFETTIVA

Ancora un Natale all'insegna dell'angoscia e della solitudine ancora un Natale vissuto nell'attesa che giunga presto il sei di gennaio. Ma chi dice che a Natale tutti sono più felici? Io non lo sono, non lo sono da quando mio padre non c'è più, non lo sono da quando la mia casa non è più illuminata dal luccichio dell'albero di natale e pensare che ero convinta che fosse arrivata l'onda giusta... mai vivere di convinzioni! La scorsa Pasqua ho rivisto ad una festa una persona che già conoscevo da tempo ma che mi ha da subito fatto vibrare le corde del mio cuore. La sera in cui lo conobbi lui fu con me simpatico e brillante, mi piaceva, mi piacevano i sui occhiali e i sui capelli alla Sgarbi e dopo una lunga conversazione e una sfiorata di mani di li a poco ci trovammo a letto assieme a casa mia. Dal quel momento la mia casa divenne la sua, lui trascorreva tutti i fine settimana da me e nel periodo estivo vi si traserì definitivamente. Io non vivevo che per lui, cucinano pietanze e cibi sofisticati in suo onore, facevo mille dolci perchè sapevo che lui ne era ghiotto, pulivo e rassettavo la casa come uno specchio, compravo lenzuola di colori romantici in onore della nostra passione. Avevo in poco tempo allontanato tutte le mie amiche, non avevo più amici maschi, rispondevo di rado o di nascosto alle telefonate di mia madre perchè a lui davano fastidio in diceva che sottrarevano tempo a noi. Ero la sua amante, la sua serva ma ero felice. Lo scorso mese dopo ancora un fine sttimana trascorso assieme mi ha inviato un sms e mi ha detto..." ho bisogno di tornare ad essere libero" .. non una parola in più, non un confronto, non un sguardo .. ho provato a chiamarlo ma senza risultato alcuno, mi sono decisa così ad andare a lavoro da lui, non mi voleva ricevere e dopo varie insistenze mi ha dato cinque minuti del suo tempo, mi ha detto che io e lui non stavamo assieme e che non mi doveva nulla, io sono andata via sbattendo forte la porta. Non era la prima volta che si comportava male con me, avevamo litigato in maniera furibonda già altre volte e spesso mi ripeteva che non mi amava e che io ero la donna che da subito era andata a letto con lui, quale allora la considerazione che poteva avere di me? dopo una delle tante nostre ltigate questa estate lo avevo mollato, stavo male, molto male ma ero riuscita a partire per la calabria con una amica, dopo solo cinque giorni tornò da me dicendomi che era la sua donna ideale, che solo io potevo capirlo eche lui teneva a me, per l'occcasione mi portò in vacanza a Capri, giorni bellissimi che ricordo ancora con nostalgia, al nostro ritorno era già cupo e nervoso. Dopo l'ultima litigio ho pensato che ancora una volta sarebbe tornato da me invece oggi a distanza di un mese da allora lui ha già una nuova relazione, con lei è andato al concerto di Baglioni i cui biglietti che sono stati acquistati e pagati da me , oggi non mi saluta quando mi incontra per strada. Ed io? io sono rimasta per un mese a letto , non sono andata più a lavoro, vomitavo tutte le mattine, avevo deciso di lasciarmi morire, sono arrivata a pesare 47Kg, la notte lo sogno ancora, nei primi giorni facevamo l'amore ora lo sogno con lei. L'ultima notte ho sognato che mi diceva psicolabile, la mattina mi sono svegliata o vomitato e sono rimasta a letto. Da qualche giorno ho ricominciato a lavorare ma l'idea di lui mi ossessiona e mi uccide. Mi chiedo come è l'altra, quanto sia bella, intelligente, simpatica, interessante, sicuramente è meglio di me. Eppure sono così stanca di soffrire, sto male da quando ero piccola da quando vedevo mio padre picchiare mia madre, da quando lo sentivo urlare e poi farmi uscire il sangue dal naso. Non ho avuto una infanzia felice i miei si sono sposati giovani e non avevamo soldi in casa, si viveva di stenti, mai un vestito nuovo, mai un compleanno festeggiato, mio padre era un padre padrone uno che decideva per tutti, uno che aveva deciso di darmi in sposa al mio ex fidanzato nonostante questo mi tradisse con la mia migliore amica. Allora però mi ribellai e fu l'inizio di una guerra intestina. E' stato però il mio primo e più grande amore più mi picchiava, più pensavo che era giusto che lo facesse più lo amavo. Due anni fa è morto dopo un trapianto di polmoni e dopo tanta sofferenza. Mentre lui era in ospedale a Milano io ero in Grecia in vacanza, avevo deciso di non vedere la sofferenza, avevo deciso che non volevo vederlo morire. Dopo la sua morte non ho sentito nulla, proprio nulla, ma poi a distanza di qualche anno e dopo l'ultimo abbandono ho sentito forte la sua mancanza ed un dolore forte, fortissimo. Oggi dormo con la sua foto sotto il cuscino , così mi sento più sicura e protetta. In questo periodo di buio totale sto leggendo il libro " donne che amano troppo" ho capito molte cose. Sto provando a partire da me, sto provando a volermi un pò di bene, a pensare che ho anche io il diritto di essere amata ma la stada per l'autostima è ancora lunga da percorrere, sto provando però ad incamminarmi. Ho ancora mille paure, non riesco a star sola in casa e spesso ho bisogno della mano di mia madre che tiene la mia.
Una volta ho letto che amare se stessi è l'inizio di una grande storia d'amore... ci provo.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

La prima parte della storia è un po'la mia, anche se nel mio caso noi eravamo assieme ufficialmente.
Il mio uomo era uno inaffidabile, ma io pur di non perderlo ho sopportato di tutto, compleanni e anniversari dimenticati, i "non so se ti amo", i "avrai addosso 10 kg di troppo", "i paragoni con le altre li faccio di continuo". Ieri dopo un falso ritorno in cui mi aveva cercata lui e mi aveva detto che mi amava,dopo che lo avvo lasciato non so con che forza un mese fa, ha fatto di nuovo retromarcia e mi ha lasciato in un modo terribile, addossandomi tute le colpe.
Mi ha illuso, mi sono voluta illudere, e ora sono a pezzi di nuovo.
Io ammetto che ero diventata dipendente affettivamente da lui, ma ciò non cancella i comportamenti orribili che lui ha tenuto con me.
Mi ha presa in giro, non mi amava da tempo, ma incapace di mollarmi ha tenuto la minestra in caldo, come si suol dire.
Oggi sono distrutta, ho pianto tutta notte, ma ho capito che non mi posso fidare più di lui e che posso però contare su di me. Devo andare avanti, devo chiudierlo defintivamente fuori dalla mia vita, per me stessa. Non mi merita uno che mi tratta così.

Anonimo ha detto...

Mi rivolgo alla ragazza della storia: NATALE DI UNA DIPENDENZA AFFETTIVA, Ciao sono Claudia e per gran parte la tua storia è simile alla mia, perfino i 47 kg di peso. Sai ero fidanzata da otto anni e poi mi innamorai di un "uomo" pazzamente, cecamente, anima e corpo.
Come te dedicai tutta me stessa al rapporto e non riuscivo a concentrarmi più al lavoro, non riuscivo a mangiare, pensavo sempre a lui e quando mi lasciava le mie lacrime e il mio dolore erano struggenti.
La mia storia è lunga ma simile alla tua tipo il messaggio che diceva, Non venire più all'appuntamento non ti voglio più vedere. Una volta lo trovai a passeggio con un' altra perchè si era dimenticato del nostro appuntamento.
MA ADESSO BASTA NON VOGLIO RACCONTARTI IL MIO VECCHIO DRAMMA MA VOGLIO DIRTI LA VIA D'USCITA CHE HO TROVATO GRAZIE A DIO.
VEDRAI ANCHE TU TROVERAI LA LUCE.

SEGUI LA VIA DELLA GUARIGIONE

1)Dal dolore struggente e dai miei pianti la mia migliore amica mi diede il migliore consiglio: andare da un psicologo per capire da dove venisse tutto quel dolore.
Prima mi vergognavo ma poi ho detto io lo devo fare per ME e così ci andai.

2) Non pensare quanti soldi spenderai per guarire, ma pensa che sono soldi spesi per te e te lo meriti.

3) Cercati un nuovo lavoro non più dove lavoravi quand'eri con lui. Tranquilla, nuovi colleghi meno ricordi, vita nuova.

4) Quando vedi qualcosa che ti piace compratela e pensa "Io me lo merito" li spendevo per lui ora perchè no per me.

5) coccolati, scriviti in palestra, ogni tanto vai dall'estetista a farti un bel massaggio o ciò che preferisci, e pensa " E' Bellissimo Mi sto dedicando a Me stessa".

6) Bravissima stai leggendo il libro della Norwood ma se posso darti un consiglio io ho anche letto un altro libro che consiglio tanto di Lia Inama: LIBERASI DAL TROPPO AMORE, l'ho trovato ottimo perchè parla di storie più semplici e più comuni. Credimi è meraviglioso questo libro per donne come noi.

7)Cerca di costruirti delle amicizie pulite, affidabili, tranquille, all'inizio sarà un pò difficile, ma scriviti in palestra o a scuola di ballo caraibico, sarà facile. All'inizio bisogna accontentarsi poi farai le scelte con chi ti piace di più stare.

8) Cerca nella tua città un gruppo di mutuo aiuto, purtroppo io sono del sud, sud, ed è difficile qui trovarlo, ma magari dove sei tu esiste.

9) La verità e che ciò che mi ha dato forza e mi ha riempito il vuoto è DIO. Lui mi ha riempito quel vuoto per cui non riuscivo a stare sola, a fare compere da sola, ma adesso ovunque sono sò che lui è con me.
E ti dirò di più nonostante abbiamo paura della perdita di quest'amore in realtà siamo state liberate DALLA SCHIAVITU' di un sentimento che a noi sembrava amore ma in realtà non lo era.
CONFIDA IN DIO LUI NON TI ABBANDONERA' MAI.
Come il popolo d'egitto liberato dalla schiavitù ebbero paura nel deserto, davanti al mar rosso, ma non videro il miracolo che Dio gli aveva fatti LIBERATI dalla schiavitù loro confidavano troppo nelle loro forze e non videro ciò che Dio stava facendo così gli balenò il pensiero che forse era meglio stare in egitto sotto schiavitù, e non videro la libertà che Dio gli diede.
Dio ci ha liberate perchè quello è essere schiavi di uomini che usano ma Tesoro vedrai che trovarai un uomo che ti ama davvero, ma prima TU devi amare Te stessa.
Confida in DIO perchè Lui non ti abbandoneraà mai.
Dio Ti Benedica Immensamente

Ora canmmina e non voltarti dietro, anche se i sogni e gli incubi ti stravolgono focalizza il dramma che hai vissuto e dì "IO VALGO e non permetto ad un uomo di trattarmi così.

Morale del racconto quel famoso uomo dopo chelo lasciai mi chiese di sposarlo ma io ero già nella via della guarigione e riuscii a dirgli "MI dispiace ma io voglio e pretendo altro per la mia vita."

Vedrai anche tu vedrai la luce.
Dio Ti Benedica

Anonimo ha detto...

Essere amore-dipendenti non è poi tanto male, basta esserlo a piccole dosi ^___^

Anonimo ha detto...

Ciao Claudia, sono la ragazza del Natale da dipendente affettiva, ti scrivo per dirti grazie, grazie per i consigli che mi hai dato ma grazie soprattutto per avermi dedicato un pò del tuo tempo e della tua attenzione. Alcune delle cose da te consigliate ho provato a farle, altre invece mi risultano un pò più difficili. Oggi al contrario di qualche mese fa riesco ad uscire senza aver paura degli altri e soprattutto mi cibo in maniera più o meno regolare e vado a lavoro la mattina. Tutto questo per me è un gran successo, la storia di cui ho parlato mi ha distrutta, mi aveva reso incapace di porre in essere le azioni più semplici , quelle quotidiane come per esempio il vestirmi la mattina. Io tremavo mentre indossavo le calze e a volte il tremore era così forte che mi costringeva a rimanere a letto. Oggi ho fatto un piccolo passo ma per me è già un gran successo.. Ero ad un bivio tra la vita e la morte ed ho deciso per la vita. Sto pensando di riprendere la palestra ed il volontariato. Sai tempo addietro mi occupavo di bambini celebrolesi. mi davano una gran gioia. Per lui ho abbandonato anche i bambini, mi sembrava di sottrarre tempo al mio amore.Spesso si pensa che il volontariato voglia dire dare agli altri ma non puoi immaginare quanto si riceve. Quello è un amore puro senza condizionamenti di sorta. Circa la fede negli ultimi tempi sto pregando molto ma non sono una buona praticante, vorrei tornare a san giovanni rotondo da padre pio( io abito vicino) ma non riesco ancora. Con il tempo vorrei poter far mia quella frase di madre teresa che diceva al Signore .. fa che io sia una matita nelle tue mani. Procedo a piccoli passi come si fa dopo un intervento chirurgico, mi sono alzata da poco dal letto, a volte cado ancora ma poi provo a rialzarmi, sono convalescente. Sono certa però che seppur lunga la strada arriverà la guarigione. Non è facile guardare in faccia al proprio dolore ed imparare ad accettarlo come compagno di un percorso di vita ma è solo conoscendolo che lo si può poi superare. Grazie per essermi vicina anche se solo virtualmente.
Un ringraziamento speciale anche al dott. Cavaliere, grazie al suo sito sto imparando a leggermi dentro. Le testimonianze di tante persone che soffrono come me mi sono di aiuto e mi portano ad avere fiducia nella vita. Rosanna