domenica, ottobre 15, 2006

SONO MALATA DI MAL D'AMORE ?


E' arrivato il momento di prendere coscienza e chiedere consiglio. Ho 39 anni, sposata da 14 con due figli di 13 e 6 anni. Non posso dire felicemente sposata, da circa 6 anni ho un rapporto molto apatico con mio marito che ho cercato di smuovere in tutte le maniere ma non ho mai ottenuto nulla. Sembra che ci sia tra noi un sottile compromesso, quello di far crescere bene i nostri figli. Lui mi ha sempre spronata ad avere una mia autonomia, di seguire i miei hobby, di insomma avere ognuno di noi una vita autonoma. Dopo varie resistenze, ho cominciato a farlo. Premetto che a questo ci sono arrivata dopo aver cercato in tutti i modi di stimolargli di nuovo attenzioni nei miei confronti. Nulla. Mi diceva che forse non eravamo fatti l'uno per l'altra, che aveva bisogno di tempo ecc. Non le dico quanto ho sofferto e quanto mi sono lasciata andare. Quattro anni fa, conosco un ragazzodi 5 anni più giovane di me, brillante, fa il giornalista. Comincia a corteggiarmi, a gratificarmi, tutto ciò ovviamente mi diverte, mi ridà autostima ma non cedo. Troppo importante la mia famiglia. Lui invece tenace insiste. Io comincio a pensare, supportata da un'amica, che la vita è una e che non posso proteggere una relazione che mi uccide quotidianamente, che ora ho 35anni e che a breve sarò grande e che chissà la vita quanto sarà avara con una50enne insoddisfatta. Senza portarla per le lunghe cerco di stimolare mio marito ancora, gli ultimi colpi di coscienza, niente, finchè una sera decido di uscire con lui ma chiedo a mio marito se preferisce che rimanga a casa.....niente, mi dice esci. Ovviamente lui non sapeva con chi uscivo e gliel'ho tenuto nascosto. Così vado. Erano già passati due mesi dal primo incontro con l'altro.E così mi ritrovo con l'altro , serata divertentissima, emozionante, tanti discorsi, tanti scherzi. Proprio quello di cui avevo bisogno ma nessuna intimità. Passa un altro mese, mi sentivo forte, capace di poter gestire tutto, pensavo che dovevo essere attenta all'altro perchè sarebbe statauna passeggiata farlo innamorare e non volevo proprio questo. E così finalmente dopo tre mesi dalla nostra conoscenza succede. Ho ceduto. Non mi è dispiaciuto, nel frattempo avevamo un rapporto da fidanzati pur non essendoci ancora intimità tra noi. Mi parlava di tante cose ma soprattutto faceva di nuovo crescere la mia autostima e cercava di convincermi che avrei dovuto separarmi.Tra l'altro, parlo di lui, aveva da poco una fidanzata che riteneva carina e simpatica ma non lo faceva impazzire. Nei miei confronti non si sbilanciava molto, ma teneva a sottolineare che non si era mai innamorato, che era difficile ecc. Le solite cazzate da macho. Non che lo fosse ma sicuramente, e questo ho avuto modo di appurarlo, ha una paura terribile dei sentimenti in genere. Sicuramente non è una persona serena. Tutto ciò mi divertiva in fondo, anche perchè in tutto sto tempo comunque non mi era mai balenata in mente la voglia di separarmi, ma lui insisteva molto e per certi versi mi offendeva dandomi della ipocrita, di non avere palle per decidere di lasciare un uomo che non amo ecc. In tutto ciò sosteneva che io ero la sua amante e non lui e che se voleva poteva fidanzarsi con me ma purtroppo era fidanzato e così via. Mi aveva ridato gioia di vivere, era divertente e complicato ed io avevo deciso di lasciarmi andare soprattutto perchè di lì a tre mesi avrebbe avuto questo benedetto trasferimento che per me era un sollievo. Volevo forzatamente staccarmi da lui, non volevo perdere la mia famiglia. Alla vigilia della sua partenza sono cominciati i deliri suoi e miei. Litigate feroci seguite da assenze prolungate e così è passato l'ultimo mese di sua permanenza nella mia città. I discorsi erano deliranti, mi diceva che io ero per lui la sua donna,c he sarebbe sempre venuto a trovarmi, che quando mi sarei sentita stanca, triste e provata avrei potuto raggiungerlo e avrei potuto passare con lui 3-4giorni indimenticabili ecc. ecc. Mi dice anche che la donna con cui sta sicuramente la molla. Ribadisco che il suo rapporto con lei è cominciato poco prima di conoscermi. Non mi dilungo. Parte. Per me grande sofferenza, credo anche per lui. Sparisce da me e da tutti i suoi amici più cari. Prima di partire ci accusava di non vedere l'ora che arrivasse la sua partenza per divertirci alle sue spalle. Insomma per farla breve, ho sofferto tantissimo, sono andata a trovarlo, siamo stati quattro giorni in completa simbiosi. Troppo. Ho avuto paura, forse anche lui. In quel momento tutto quello che volevo era stare lì. sono partita con lui che mi chiamava ogni 5 minuti. Arrivata a casa sparisce di nuovo. Io ho temuto molto e quindi ho cominciato a dire e a fare tutto quello che lui non voleva sentire nè vedere. Abbiamo litigato ferocemente. Mi sembrava l'unica soluzione per staccare questa spina.Dopo lo ricercavo e si negava per molto ma poi mi ridava la corda e così via.Ci siamo vendicati l'uno dell'altra finchè un pò il tempo, un po la lontananza non ha spento questa passione. Dopo un anno ho avuto il coraggio di richiamarlo, la sua prima risposta è stata "dove sei, voglio vederti, ho ancora l'amaro di tutte le cose orrende che mi hai detto, sto ancora male per questo". Mi sembrava veramente strano pensare che dopo tutto questo tempo serbava ancora sofferenza per le nostre discussioni, o mi prendeva in giro? Comunque continuava a venire nella mia città senza mai neanche per sbaglio venirmi a trovare. Ho sofferto tanto. Dopo quella telefonata scopro che la sua fidanzata è in attesa e credo per errore. Almeno così mi hanno detto dei suoi amici. Non ci vediamo e non ci sentiamo per altro tempo, ci incontriamo di nuovo quando è nata sua figlia. Volevo capire se quell'uomo mi interessava ancora. Ero spaventata, non ho creato alcuna intimità che lui cercava. E lì un'altra litigata terribile. Solo perchè sono ripartita dicendo che, siccome era sparito nei giorni successivi al nostro incontro, non me l'aspettavo, ovviamente con molta ironia e tirando in ballo un pò le cose che mi diceva lui quando era nella mia città. E' andato su tutte le furie ed ha ricominciato ad ignorarmi.Io ho continuato a cercarlo con sms ed email. Niente. Non so che succede ma quando non lo sento per molto mi manca tanto. Io ho ripreso la mia vitatranquilla, sono anche felice. Ma non so qual'è il meccanismo che scatta. Di sicuro ad un certo momento, anche se non ho alcun pensiero nei suoi confronti, comincio a sognarlo. Una cosa è certa, ad un certo punto lui tramite qualche amica allude a me, vuole sapere. Chissà, forse anche per lui è così, certo che per me è un mistero. Non capisco e quando non capisco ci penso. Lui ha tenuto a dirmi durante l'ultimo incontro che con la sua donna non si sposa e che la loro è solo una convivenza condominiale, e che magari sua figlia e mio figlio chissà potranno fidanzarsi. Ecco la mia richiesta d'aiuto è: ma sono matta? Fissata?Perchè ho sempre la sensazione che mi manca qualcosa e durante la notte magari sogno che quel qualcosa è lui e spesso mi faccio dei gran pianti nel sogno? Perchè in tutto ciò non ho mai realmente pensato di mollare mio marito? Allora forse è solo una via fuga del mio pensiero? Ecco, vorrei sapere se sono anch'io malata di mal d'amore.Grazie
Lei non è malata di mal d'amore, perchè, mi scusi la crudezza, il vero amore, forse non l'ha mai conosciuto. Suo marito non l'ha fatta mai sentire amata, al massimo le ha dato la sicurezza della vita matrimoniale. In queste circostanze è bastato che una persona la corteggiasse con insistenza, perchè lei immaginasse che cos'è un amore vero. Dico "immaginasse" perchè, da quello che lei mi ha descritto, neanche la sua relazione aveva le caratteristiche di un vero amore ma più le sembianze di un sogno. E un sogno di tanto in tanto "ritorna" e ci fà sembrare che la realtà può essere diversa, ma la realtà non lo è e ci rifugiamo ancora di più nel sogno. Il vero amore lei non l'ho ancora conosciuto e la invito a riflettere su questi versi del poeta Tagore
"E' dolce sedersi in un angolo e scrivere in rima che tu sei il mio mondo.
E' eroico alimentare il proprio dolore e rifiutare ogni conforto.
Ma un viso fresco mi guarda dal limitare della porta e fissa i suoi occhi nei miei.
Asciugo le mie lacrime e cambio tono della mia canzone.
Perchè il tempo fugge."

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