domenica, novembre 08, 2009

RELAZIONE FINITA CON UN ABBANDONO

48 anni cerco di uscire da sei mesi ormai da una relazione finita con un abbandono.
Un’infanzia di abusi da parte di mio padre , che mi hanno reso fragile e assetata di amore, un matrimonio con un uomo fragile e abusato a sua volta che dura da ventanni, o meglio durava…finche’ arriva lui. Conosciuto molti anni prima, viveva all'estero e per uno scherzo del destino.. comincia una fitta corrispondenza via internet Lui reduce da varie relazioni fallimentari, e dopo l’ultima violenta fine di relazione e il fallimento della sua societa’, scappa all’estero (parole sue) dove vivono i figli, e la sua ex moglie prima di tante relazioni fallite Comincia un rapporto intenso e bellissimo dove lui adora essere amato da me, diventa confidente ideale, perde i 15 kili accumulati per depressione, studia e ritrova lavoro con me che lo sostengo in tutto, sentendosi gasatissimo per questo e per me e' una speranza di vita mai vissuta, una grande felicita', nonostante i sensi di colpa subito in agguato...ero una donna sposata! .Lui mi ricopre di attenzioni esaltandomi come se fossi una dea, tiene nota di tutto, scritti, foto, chattate, mail .....Poi…viene in italia per rivedermi. e cosi via ogni 20 giorni…e io mi metto nelle sue mani, se pur con quel po di razionalita’ che mi era rimasta, resistendo allle sue pressioni di lasciare mio marito... (troppo presto ...non ero pronta! anche se lui i diceva che non voleva tirarmi a fare quello che non volevo…ma che non potevo vivere con chi non mi meritava, che lui mi avrebbe dato 40 anni futuri di felicita’…) Pretendeva molto da me in gesti ed attenzioni… ti premetto che ho 3 figlii e un lavoro full time…ho fatto parte di una comunita' cattolica molto ortodossa e mio marito lavora all’estero, lasciato andare da me anche per questa storia ma…questo e’ un altro capitolo…La mia vita diventa un inferno. Vivo uno sdoppiamento tra lui e mio marito, devastante in cui cerco di non tradire ne' l'uno ne' l'altro...impossibile.. .Mi dice un bel giorno che si trasferisce per me in italia, per starmi vicino e darmi quella meravigliosa quotidianita’ e tutto l’amore che merito…parla di famiglia allargata …ci incontriamo spesso restando omunque sempre in contatto 24 su 24 via internet… e io distruggo il poco che era rimasto del mio matrimonio, basato piu’ su una convinzione cattolica ormai pronta a separarmi … felice e impaurita di questa nuova vita con lui. Arriva nella mia citta’ ad aprile, che poi e’ anche la sua citta’… e mi lascia 10 giorni dopo cercando di dare un senso sacro alla sua decisione, perche' mi dice che aveva parlato con dei sacerdoti per cercare di capire le mie resistenze morali..… piango e mi dispero, e tre giorni dopo ricominciamo il rapporto..e lui ricomincia a pretendere e a chiedere di essere adorato e io lo facevo. Per istinto e per scrupoli miei e sensi di colpa ho cercato di lasciarlo molte volte ma non me l’ha mai permesso… finche, dopo avergli detto che mi separavo…mi ha lasciato, ma sul serio e la sensazione piu' forte e' come ne sia voluto uscire pulito in tutti i modi. .Chiaramente mi ha lasciato inconrtrandomi di persona, dicendomi che aveva capito che la famiglia per me e’ troppo importante, che si era sentito male alla notizia dell'imminente separazione invece di esserne felice , che in fondo anche se mi fossi sperata avrei avuto troppi sensi di colpa, che i miei figli erano troppo grandi per sopportare un trauma cosi (19-17-10 anni), che aveva capito grazie a me il valore della famiglia e…che non era un vigliacco. io non avevo colpe e lui nessun rimorso ne’ rimpianto.e il giorno dopo, dulcis in fundo, telefona a mio marito (dopo 20 anni che non si vedevano…si conoscevano, infatti) e lo incontra di persona per dirgli che mi doveva amare, non lasciare, e che aveva fatto questo anche per ridarmi..una verginita’ ai suoi occhi presentandosi a mio marito come amico e non certo come amante!!! Poi e’ scappato via dalla mia citta, non vedendomi piu’, e parlando di me e delle mie reazioni come di un estranea , chiedendo alle mie sorelle di cercare di distrarmi in qualche modo..e a me di viaggiare e impegnarmi per dimenticare... ho passato 3 mesi a scrivere mail strazianti per poterlo riavere,sentendomi in tutti i modi in colpa per quello che avrei potuto fare e non avevo fatto per lui, anche se lui lasciandomi mi aveva detto che non avevo colpe, che ero stata coerente e che lui aveva aperto gli occhi e cosi mi salvava da me stessa, lasciandomi.. ma che voleva comunque rimanere mio amico, fino a che si e’ infastidito delle mie mail perche dovevo rispettarlo e per questo non potevo permettermi di manifestare la mia sofferenza…ho totto tutti i cintatti...ma dopo 6 mesi, lo rimpiango ancora. sono in psicoterapia ora. perche’ non riesco a vivere decentemente e perche la depressione ricomincia a farsi avanti. ho la sensazione che sia stata la mia ultima occasione e tutto quello che ora e' intorno a me, di nuovo nella sua vecchia luce, non ha senso. ho smesso per mesi di mangiare (ho perso moltissimi chili) di dormire, vivendo con un senso di malessere ogni giorno e tutt'ora e' cosi.. cerco di reagire, anche per amore dei miei figli, ma mi sfinisco e basta, non c'e' posto cosi lontano dove trovare pace, perche' i rimorsi sono moltissimi, l'avrei potuto e non ho fatto...anche se ho cercato solo di ragionare e chiedendo tempo per capire cosa volevo e cosa era quello che c'era tra noi...la storia e' durata un anno in tutto...non e' molto tempo per decidere di cambiare tutta una vita, pensando poi che molti mesi di questa relazione sono stati "virtuali" solo via internet...e che ci saremmo visti in tutto una 30 di volte e per poche ore...... la mia psicologa sospetta chelui sia una personalita' narcisistica. ma se fosse il diavolo in persona, non riuscirei lo stesso a darmi pace.

1 commento:

Anonimo ha detto...

credo che la sua presenza sia stata per te un varco di luce in tanto buio e tu l'hai semplicemente seguita bisognosa di amore......
rispetto l'onesta' che hai avuto...il dolore che hai provato perchè il tuo sntimento d'amore poteva causare sofferenza alla tua famiglia...in modo particolare ai tuoi figli...
vedi l'uomo per esperienza...è diverso da una donna non solo biologicamente ma anche nel modo di vivere e sentire l'amore.......non è una colpa che faccio agli uomini, non mi sento 1 femminista, ma è semplicemente una opinione....
ha vissuto con te un turbinio di emozioni..1 gioco pericoloso...non rendendosi conto del male che ti stava facendo...poi quando si è reso conto che tu stavi valutando la tua vita anche con la presa coscenza di fare questo passo importante e doloroso...è stato troppo e non sapendo come rimediare...si è ritirato in silenzio.....
ti auguro tanta serenità e un profondo abbraccio...
sei una donna che ha vissuto e che sa' amare.....solo così possiamo dire che la nostra vita ha avuto 1 senso...
recupera le tue energie...meriti molto......francesca