giovedì, novembre 30, 2006

VORREI AIUTARLA

luca N° di riferimento: 957840336 Età: 30 Buonasera, Dottore, ho 30 anni e sono un medico; circa tre anni fa mi sono innamorato di una donna ammalata di anoressia nervosa; malgrado mi rendessi conto della gravità della situazione che stavo affrontando mi sono lasciato trasportare da quello che avveniva tra noi e abbiamo deciso di vivere insieme; ciò che abbiamo condiviso nei primi mesi della nostra relazione è stato di più di tutto quello che avevo sperato nella mia vita; avevamo tutto,veramente; vedevo la vita in lei. e adesso vedo la morte. Improvvisamente è apparso come un fantasma di inquietudine, senso di colpa, rimorso ed ira che ha investito ogni momento della mia vita; ad ogni suo giorno di fame, dolore e allontamento ho risposto solo con rabbia e rimpianto. Mi sento fallito come uomo e come medico; davanti a lei è come se ogni volta crollasse ciò in cui ho creduto: la possibilità di aiutare un altro essere umano; e questo mi getta nel panico e nella violenza.Ci sono stati litigi furibondi e sono volati schiaffi, soprattutto da parte mia; ho quasi perso il mio lavoro perchè sinceramente davanti a quello che sto vivendo non me la sento di assumermi la rsponsabilità di sostenere nessuno; continuo a chiedermi, stupidamente, perchè davanti a qulasiasi malattia, di pazienti, mia, di mio padre, sono riuscito a capire ciò che dovevo fare, a vedere una strada, e davanti a questa donna NO, non trovo la forza per andare avanti, solo colpa, panico per il timore di perderla e ira profonda. Ho deciso di troncare questo rapporto anche se spero ogni notte di ritrovarla la mattina al mio fianco al risveglio, non voglio più urlare con lei, vorrei solo amarla ma mi accorgo di non esserne capace. Mi aiuti la prego, Luca
Luca, non si deve assolutamente sentire fallito nè come uomo, nè come medico. L'anoressica è una persona che difficilemente ammette di esserlo e conseguentemente non accetta nessun aiuto, a maggior ragione se ad offrirglielo è una persona a lei vicino. E non è neanche facile starle vicino senza essere coinvolto dal dolore. L'unico aiuto che le può offrire è convincerla a farsi aiutare da uno specialista od in un centro. Cordiali saluti.

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