sabato, marzo 25, 2006

DIPENDENZA AFFETTIVA


irene N° di riferimento: 531615282 Età: 31 Salve dottore,sono una ragazza di 31 anni e questa è lamia storia:> Lui Lo conosco 7 anni fa, fino ad allora solo storie con persone lontane> conosciute al mare, ma comunque già distruttive.> Ero appena uscita dalla prima vera storia, dove lui si era spostato di 500> km per stare con me, ma non ha funzionato ed io ero ancora dipendente da lui>>> Bene dicevo: lo conosco 7 anni fa, mi è simpatico ma davanti al suo> interessamento, come sempre faccio, scappo.> Mi da la repulsione, io non posso stare con lui, non risponde ai miei canoni> estetici o universalmente riconosciuti come affascinanti, passo mesi ancora> aggrappata all\'altro, Lui ci soffre ma intanto conosce una donna molto> più grande di lui ( come erano quasi sempre le sue donne), si innamorano e> partono insieme,me lo dice ma a me non importa nulla.> Poi quando decido di mettere una pietra definitiva sopra l\'altro, quando> ormai l\'umiliazione si è spinta così oltre, comincio a pensare a Lui,> sempre sempre di più,appena torna ci vediamo, sappiamo che fra noi c\'è> qualcosa.> Ci frequentiamo da \"amici\", con la scusa che lui mi deve parlare dei> problemi con lei, io sò che è solo l\'inizio di noi.> Poi un capodanno insieme e lontano, succede che di notte nel sonno> inconsapevolmente ci svegliamo mentre facciamo l\'amore, io riscappo, ma> ormai sono stata sedotta.> Passano mesi, dove scopro che lui non aveva mai smesso di vedere l\'altra,> confronto a 3, sembro vincere io, poi dopo 2 mesi lui scappa da lei e> ripartono insieme.> Cerco di reagire ma diventa un\'ossessione, dopo un mese muore mia nonna, il> mio primo lutto, dopo 15 giorni ancora muore all\'improvviso mio padre, a cui> solo da poco stavo concedendo un intimo perdono per delle colpe che poi non> erano tutte sue, ma io penso ancora ad Alessio.> Come tutte le donne, stringo i denti, soffro, sò che passerà, mi faccio> aiutare da una psicanalista che io definisco magica, mi riaffaccio alla vita> timidamente e dopo 10 mesi rieccolo davanti a me, il cuore mi batte, le mani> mi tremano, lui se ne accorge,da li a poco siamo nuovamente insieme,ma> stavolta non sono sola,c\'è una nuova forza con me, un nuovo modo di vedere,> un mondo di sogni ed immagini e non solo di razionalizzazione,la mia psico> mi da fiducia, io l\'accolgo a braccia aperte.> Ma lui è un desposta aggressivo (con me e con la sua famiglia, comunque un> tipo tendenzialmente aggressivo), mi umilia, soffro,mi dice che per me non> ha mai provato un grande amore,(ma siamo insieme h24) poi comincio ad> incazzarmi, sono coscente di essere dipendente da lui, ma sono coscente che> lui può essere mio carnefice solo se io sono disposta a fare la vittima, e> io allora imparo ad usare anche \"i benefici\" di questo ruolo , divento> autistica davanti ai suoi attacchi, a volte reagisco ma so che lui è più> forte, che la vittima sono io, mi difendo con l\'assenza, o meglio con la> finta presenza, perdo la voglia di fare l\'amore con lui, fingo,sembriamo> fratello e sorella e lui me lo urla contro.> Quando dopo 2 anni comincio ad essere più autonoma nel lavoro ( facciamo> ambedue i mercatini in giro per l\'Italia) e mi sento più forte, lui mi> lascia, non mi ama più dice,cerco di reagire,poi la disperazione più nera,> però non dura molto, un pò anche confortata dal fatto che lui mi cerca> ancora,mi cerca e mi dice che non mi ama, continua ad avere i suoi> atteggiamenti da desposta,io sopporto eppoi lui si sente in colpa e torna da> me. Fa un incidente con la macchina, e invece che ripararla la porta allo> sfascio.> Ritorniamo insieme in silenzio,ognuno col suo ruolo, ciò che ho conquistato> posso metterlo da parte ma non perderlo, tra periodi alti e bassi si va> avanti fino a 2 mesi fa, tutto precipita davanto ad una banale litigata, ad> una di quelle volte che non avevo voluto abbassare la testa, convinta che> avessimo fatto dei progressi e che quindi me lo potessi permettere,non lo> sopporto più , voglio lasciarlo, non voglio una persona così io per la mia> vita, ma rimango,sopporto, spero che faccia dei passi verso di me, ma la sua> rabbia è sempre più forte, con me, con la sua famiglia.> Poi esasperata lo lascio, lui per la prima volta piange, riconosce i suoi> sbagli, mi chiama l\'indistruttibile ma non mi implora di stare con lui,è> consapevole.> Si compra una macchina dopo 2 anni che non ne aveva una ( s\'immagini nel> nostro lavoro quanto è importante avere una macchina), e noi nel frattempo> non abbiamo dato un seguito a quelle parole, ma la bomba è scoppiata, e dopo> una settimana è lui a dire che non si può più andare avanti così.> L\'ha detto lui qiundi bisogna rispettarlo e la nostra storia finisce> dapprima ci vediamo, sentiamo, parliamo, poi un silenzio, crollo> volutamente prima io, forse per punirmi di aver provato anche euforia dopo l> esserci lasciati,sò che posso rientrare nel circolo vizioso in cui mi sembra> impossibile vivere senza di lui, a volte, specie nel primo pomeriggio le> ossessioni sono più forti, vorrei improvvisamente che i nostri schemi> cambiassero, che lui non mettesse il muro,che non debba per forza fare il> carnefice e altrettanto fortemente non vorrei vedermi persa senza di lui, ma> gli ultimi 5 anni li abbiamo passati tutti insieme, quasi 24 h su 24,e> chiaramente non godo di una vita sociale ricca, anzi direi proprio che è> inesistente, le persone che vedevamo erano solo le sue conoscenze, anche per> mia tacità volontà.> Il mio lavoro è saltuario, include solo i week end e cominciare qualcosa di> nuovo senza lui mi lacera, mi fa sentire abbandonata,sola.> Poi penso che l\'ho già fatto, che è un lavoro che ho già cominciato> consapevole dei rischi che comportava questo genere di relazione, ma sono> spaventata, atterrita, mi sento persa senza lui, senza noi.> Sono ormai bravissima ad analizzare, a razionalizzare, si sa il controllo,> per le persone come me, da conforto,ma ciò non è abbastanza, mi rifugio nel> mio libro magico, \"donne che corrono con i lupi\" fatto di immagini e di> archetipi che non passano per il filtro della ragione, mi appello ai ricordi> della mia vecchia psico, quando avevo affrontato la precedente separazione> lei mi aveva dato magicamente tanta fiducia in me stessa e anche in un certo> senso nel rapporto, mi aveva offerto un altro punto di vista, indefinito ma> leggero, come serviva a me.> Ora ho paura, sono terrorizzata, è umano certo,ma non vorrei sbagliare,> perdere tempo,tremo solo quando lo vedo on line sul pc.> Perchè?> Paura di soffrire? si certo, ma io stò già soffrendo, ho perso il controllo,> io sono terrorizzata, l\'ultima volta che ci siamo scritti in chat (ieri,ma> erano 5 giorni che non ci sentivamo e per noi era quasi la prima volta) mi> fa chiaramente aspettare, non mi risponde subito, ha da fare cose più> importanti, poi fa finta di niente e mi risponde da amico premuroso, poi> davanti all\'apertura del mio cuore chiaramente mi dice che fra noi c\'è solo> l\'affetto di 2 amici, che lui è felice così ora che si sta riappropiando> della propria vita,eppoi...che il 23 giugno si sposa se andavo al> matrimonio???!!!!e io ci casco, sò che non è vero, che è una provocazione ma> una voce dentro me dice...la vita è strana...e se tante volte fosse vero?.> beh sicuramente è una reazione per non pensare a noi...non c\'è qui un> dilagante narcisismo da parte mia?Cosa devo fare dottore?> cosa devo materialmente fare?> dove devo andare?> che parte di me deve essere curata?> Mi scusi il lungo sfogo di una delle tante storie d\'amore che popolano il> mondo, a chi le vive in prima persona sembrano sempre speciali. ma d> altronde se lei ha fatto un sito che parla del mal d\'amore queste cose se le> è andate a cercare no?> Grazie.
La ringrazio della sua lunga email, anzi ne approfitto per delle considerazioni personali. Ho fatto un sito sul mal d'amore perchè ritengo che l'amore sia la dimensione più importante della nostra vita, capace allo stesso tempo di distruggere la vita stessa. Per cui ritengo che bisogna anche soffire per amore, ma non ne và fatta assolutamente di questa sofferenza una dipendenza affettiva o un dolore "eterno". Ma allo stesso tempo il compito che mi propongo è "titanico" se non "impossibile" a volte. Proprio per questo parafrasando un aforisma di Martin Luther King affermo " Se solo avrò aiutato una sola persona ad uscire da una dipendenza affettiva, i miei sforzi non saranno stati vani".
Nel suo specifico caso, avendo lei già aftto un percorso interiore presso una psicologa, posso solo dirle che non so se sperare o meno per lei che lui si sposi per davvero con un altra. Ciò per quanto doloroso possa essere per lei, metterebbe definitivamente la parola fine alla relazione. Cordiali saluti.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Un consiglio con tutto il cuore da una donna che come te ha passato l'inferno e ancora c'è dentro,SCAPPA A GASMBE LEVATE PERCHè NON C'è ne psichiatra e ne Dio che possa salvarti da certi uomini,l'unico rimedio e pregare che possano essere schiacciati dalla loro stessa psicopatologia,scusa la durezza del mio intervento ma ti assicuro che non c'è limite al male e dispiaceri che possono dare!