mercoledì, agosto 29, 2007

FORSE MI HA DANNATO L'ANIMA

Fatima N° di riferimento: 335386559 Età: 42 Caro dottore le faccio un breve accenno sulla mia adolescenza per poi giungere al nocciolo di questa mia esposizione. Sono nata in una famiglia come tante.. mia madre è una maestra ora in pensionee mio padre un dirigente di gandi aziende tutti e due ora hanno 75 anni. Miopadre è sempre stato un uomo molto poco presente sia fisicamente che comepadre; lui partiva il lunedì e tornava il venerdì. Ho un fratello 6 anni maggiore di me al quale ero molto legata ma che per sua scelta è andato astudiare in un importante collegio a roma all'età di 13 anni. Io sono rimasta sola con mia madre e poi sia papà che mio fratello tornavano per il fine settimana. Mia madre una donna di grande personalità e abbastanza severa asentire lei per sopperire all\'assenza di mio padre. Quando avevo 12 anni circaio ho assistito involontariamente ad una conversazione telefonica tra mio padre e la sua \"fidanzata\" e quando lui se n\'è accorto voleva comprare il mio silenzio con qualcosa che io avevo sempre desiderato: un motorino! che io nonho accettato.Ad un certo punto mio padre era diventato un pò \"latitante\" ed i suoi impegni\"lavorativi\" a volte non gli permettevano di tornare a casa neanche per ilfine settimana. Fino a quel momento io avevo mantenuto il silenzio su ciò cheavevo ascoltato in quella telefonata. Un giorno mentre stavamo mangiando miofratello mia madre ed io, raccontai della famosa telefonata! avevo paura che sequalcuno non avesse fatto qualcosa lui non sarebbe più tornato. Fui accusata diaver inventato tutto.. ma al ritorno di mio padre mia madre lo affrontòdicendoglio ciò che io le avevo raccontato. Mio fratello ed io ascoltavamodalla stanza adiacente e le parole di mio padre furno che avevo inventato tuttoe che ero malata e che dovevano farmi curare! Mia madre lo \"torchiò\" e luialla fine lo ammise. Iniziarono anni e anni di incubi... liti, insulti, gridaed io mi sentivo sempre più sola, triste, colpevole e schifata. Mio fratelloera salvo perchè quando lui tornava nessuno doveva accennare a nulla! Luidoveva stare tranquillo perchè doveva studiare. Mia madre, dalla persona forteche era, divenne una persona ancora più dura anche se piangera e alternavamomenti di disperazione e di rabbia. Lei non si confidava con nessuna delle sueamiche ma con me! Mi raccontava di mio padre.. di ciò che faceva, foto trovatenella sua valigetta ecc..Ero il suo sfogo! ma io avevo sempre 12 anni! Da bambina lei non è che micoccolasse molto e i momenti che io ricordo non sono belli. Pensi che quandoavevo circa 6 anni lei sgridandomi mi diceva che avevo la faccia da \"p...\" e nei momenti peggiori arrivava anche a sputarmi! Ho iniziato a non andarebenissimo a scuola ed un anno mi hanno bocciato, anche se poi ho conseguito ildiploma magistrale. Conobbi un ragazzo 6 anni più grande di me, io avevo 14anni ero molto legata a lui anche se a causa dell\'età non ci vedevamo quasimai, ma quando mia madre lo seppe mi rese la vita ancor più impossibile. Luiveniva da una famiglia povera e questo i miei non lo potevano sopportare..furono anni di pianti, di privazioni ecc.. poi arrivò il momento che sviluppai,ma durò ben poco perchè le mie mestruazioni improvvisamente si bloccarono.Diagnosi: amenorrea psicogena! cure, ospedali, riceche, ricoveri ma il miocorpo era fermo! e loo è tutt\'ora! Per disperazione acconsentì dopo anni dilotta a non vedermi più con Franco. Iniziai a lavorare in una emittente e lìconobbi Pietro io 18 anni e lui 35 sposato e con un bimbo. Ci siamo innamoratie siamo stati insieme per ben 3 anni.. ed io lo facevo alla luce del sole econfessandolo anche ai miei genitori che non potettero far nulla avevoraggiunto il mio 18° anno di età e quando loro dicevano qualcosa io rispondevo che se mio padre si era potuto portare a letto una di 25 anni più piccola ed essendo lui sposato perchè mai io non avrei potuto? Quando Pietro decise di lasciare la sua famiglia io glielo impedì perchè nonvolevo che suo figlio e sua moglie soffrissero per colpa mia. Così dopo un pòconobbi Maurizio che dopo tre mesi divenne mio marito! Avevo 21 anni e lui 30.Assitente di volo! Un vero disastro 6 mesi di incubo! Lui aveva un harem didonne! e dopo 6 mesi l\'ho trovato a casa con una brasiliana.. senza dire unaparola ho voltato le spalle e me ne sono andata. Separazione. I miei genitori mi hanno spedito a Parma donve sostanzialmente era la base lavorativa di mio padre.. con la scusa che avrei iniziato a lavorare nella sua stessa azienda.Passarono mesi ma non accadde nulla. Mi ritrovai sola, in una città che non erala mia, con il cuore infranto e tanta tristezza. Un giorno mi giunge latelefonata di un ex amico del mio ex marito che aveva una sua azienda echiedendomi come stavo, io gli sono scoppiata a piangere. Mi propose di tornarea casa dei miei e lui mi avrebbe garantito un posto di lavoro. Il mio primolavoro. In 3 secondi svuotai la casa dove mi avevano parcheggiata i miei etornai a casa con la loro disapprovazione.Iniziai a lavorare con lui. Lui aveva una ex moglie con 2 figli e una compagnacon un\'altra figlia. Un rapporto in cui non c\'era più amore e in cui le siinnamorò di me confessando a me e a lui che quando facevano l\'amore leipensava a me. Io cercai di dissuaderla dicendole che lei stava scambiando unbel sentimento tra due amiche in amore. Lei che era più grande di me di 15 annidisse che non era così e che lasciala lui per tornare da sua madre in un\'altracittà. Lui era una persona violenta che picchiava tutti.. sia lei, i figli, idipendenti ma allo stesso tempo lo adoravano tutti. Reno, una grandepersonalità, un incantatore di serpenti al quale nessuno sapeva dire di no.Reno aveva subito violenza da un uomo adulto quando era un bimbo, nato da unpadre alcolizzato. Un uomo nato dal nulla senza istruzione si era costruito unimpero e buona cultura. Chiunque non sapeva della sua violenza lo invidiava ele donne lo desideravano. Un carisma impressionante. dopo un annetto.. sololui.. sola io ci innamorammo. Nonostante io sapessi della sua violenza andai avivere con lui ed i suoi figli che mi adoravano vennero a loro volta. Unafamiglia incredibile eravamo! Il figlio più grande aveva 6 anni più di me eReno 20. Seguirono momenti di grande amore ma sempre conditi con violenza,pugni, schiaffi, calci ma io mi resi conto che lui non era cattivo e quandifiniva la sua violenza stava più male di me che ero costantemente livida. Noivivevamo una sorta di simbiosi! Ci capivamo prima ancora di parlarci ed ioarrivai a sentire il suo stato d\'animo anche in lontananza. Lo percepivo. Loamavo da morire e tutt\'oggi sento che è stata la persona più importante dellamia vita e che mi ha amato come nessuno. Riuscì a portarlo da uno psicanalistaa roma. . ma dopo un lungo periodo di psicanalisi in cui andavamo tutti e 2,Reno aggredì anche il nostro dottore che non volle più vederlo, invitandolo adandare da uno psichiatra. Il nostro psicologo cominciò a lavorare sodo su di mee mi spiegò che un omone del genere avrebbe anche potuto uccidermi! Una mattinaa Reno prese il solito attacco e ci capitai io vicino a lui.. mi prese per icapelli e dopo calci e pugni mi gettò sul letto e cominciò a stringere la miagola fino a farmi uscire la bava dalla bocca e scoppiare tutti i capillaridelle mie orbite.. anche quella volta riuscii a mantenere la calma. Fermai ilmio respiro.. cercai di controllare i battiti del cuore.. sentivo che se non loavessi fatto sarei morta. Quando lui si riebbe.. e vide ciò che aveva fatto dime voleva morire ed io quadi mi sentii in colpa.. Reno era quello che accarezzava i mio viso mentre io piangevo perchè non potevoavere figli, lui mi aiutava a sognare il \"mio Bambino\" e che mi portava ingiro per farmi curare la mia amenorrea.. consolava i miei stati d\'animo e micoccolava tutta la notte.. ma era anche la persona violenta che non controllavai suoi stati emotivi. Mi costrinse ad imparare a controllare i miei stati, aschiaffi faceva scendere la mia febbre, mi insegnò a dire sempre ciò chepensavo, a pensare che il mondo è contro, ad individuare, a sentire, apercepire. Eravamo una sola persona. Il mio psicologo lavorò sodo.. Una mattinami sono svegliata e sono fuggita da casa tornando dai miei genitori cheovviamente non sapevano nulla! Erano passati quasi 4 anni. Ho vissuto 4 anni inun altro mondo.. Lui conosce la mia anima e tutt\'ora se ci incontriamo evelocemente gli racconto qualcosa della mia vita, lui mi dice ciò che sarà dime! e poi puntualmente è così..C\'è voluto un pò di tempo affinche io mi riprendessi! ovviamente trovai unaltro lavoro ma l\'incubo non era finito perchè lui passava tutto il tempo instrada davanti al mio ufficio ed io non potevo più uscire da sola perchè luistava ulteriormente impazzendo senza di me. Cadde in depressione. Mesi e mesi aletto senza parlare, senza muoversi ed i figli mi imploravano di tornare acasa! Ho lottato contro me stessa ma non sono mai più tornata. Il problema erache la mia anima era \"dannata\"! Parlavo come lui, pensavo come lui, mimuovevo come lui e lui mi disse che ormai io ero lui e che non avrei mai piùpotuto stare con un altro uomo perchè nessuno mi avrebbe mai capita. Intantolavoravo e cercavo la mia serenità.. difficile ma io provavo a vivere ognigiorno superando crisi nervose, tossi nervose, ecc..Sul posto di lavori conobbi Battista, di 2 anni più grandi di me, vedovo, conun bimbo di 4 anni. Iniziò a starmi dietro con dolcezza. Dopo qualche mese cifidanzammo fino a quando lui chiese di sposarmi e che si sarebbe trasferitonella mia città con suo figlio. Il fantasma di Reno era sempre lì in agguatoed io lo combattevo di giorno e soprattutto di notte nei ricorrenti incubi cheavevo. Ci sposammo.Sembrava una persona dolce, affettuosa ma presto si rivelòuna persona cattiva anche con suo figlio che io amavo come fosse mio. Michiamava mamma anche se io ci tenevo a parlargli della sua mamma e gli avevomessa una sua foto in cameretta. Tutte le sere dicevamo una preghierina allagiovane mamma morta. Lasciai il mio lavoro per fare la \"mamma\". Mio maritonon c\'era mai lavorava fuori e stava con noi solo nel weekend. Noi ci eravamointegrati perfettamente e le persone stentavano a credere con non fosse miofiglio. Quello è stato il periodo più bello della mia vita. Avevo un marito conil quale avevo un discreto rapporto, un figlio, la mia famiglia al piano disotto, gli amici tutto ciò che si può desiderare, fino a quella maledetta sera.Battista voleva un figlio ed anche a me sarebbe piaciuto molto, ma la miaamenorrea e l\'ipertiroidismo che nel frattempo era sopraggiunto... non potevoero sotto Tapazole per impedire che la mia forte tireodite peggiorasse. Suamoglie era morta a 21 anni con un ipertiroidismo mal curato e incinta di 4mesi! e cosa più importante volevo che suo figlio acquisisse più sicurezzaaffettiva non mi sembrava il caso catapultargli un altro bambino visto che eramolto geloso di me e che se anche accarezzavo un altro bimbo lui piangeva,vomitava e stava male! Quella sera lui tornò a casa, mi mise seduta e mi disse:\"domani mio figlio ed io ce ne andiamo perchè ho messo incinta un\'altra donnae tu non puoi più vedere il bambino perchè lui ti ama talmente tanto che non siaffezzionerebbe mai a quella che sarà la sua vera mamma\". Dormì l\'ultimavolta con quello che consideravo \"mio figlio\" spiegandogli con calma e amoreciò che stava accadendo.. aveva 8 anni e lui pianse e dormì tutta la notteattaccato a me nel lettone e implorandomi di non farlo portare via dal padre emi chiedeva perchè gli altri bambini che hanno i genitori separati stanno conle mamme e lui doveva andare via da me! Dottore un dolore straziante maiprovato prima.. mi stavano strappando un pezzo di me e vedere quel \"ragnetto\"disperato mi faceva impazzire.. non potevo far nulla. Nulla. La mattina se l\'èportato via senza un briciolo di tatto, trascinandolo per un braccio mentre ilbambino si gettava a terra e gridava \"mamma ti prego non farmi portare via\"..Mamma.. ma io non ero la sua mamma e la legge dice questo! 3 mesi non hoparlato e trascorrevo le mie giornate seduta sulla poltrona a casa di mia madreimmobile.. ogni voce di bambino mi faceva correre alla finestra.. ma non era ilmio bambino. Lui ormai aveva un\'altra \"mamma\"! Stavo morendo dentro pianpiano. Raccolsi tutte le mie energie e uscii da casa un pomeriggio.. andai afare un colloquio di lavoro e mi venne proposto di andare a lavorare inun\'altra citta a 180 km. dalla mia. Accettai senza il volere dei mieigenitori. Lasciai tutto. Amici, genitori, benessere, villa.. tutto. E\' statadura. Ero sola e l\'unica cosa che mi teneva in piedi erano i filmati del\"mio\" bambino. Prendevo la macchina nelle pause pranzo e correvo nella miacittà per vederlo uscire da scuola e salire in macchina della sua \"nuovamamma\"... che dolore... la lontananza non lenisce! Il lavoro non mi piaceva emi licenziai, ma continuai a stare qui. Piangevo tutti i giorni. Mi mancava.Era morta una parte di me. Da allora è stato un pellegrinaggio di lavori, diamori, ma il bimbo era sempre presente. Ora sono passati 11 anni. Io non l\'homai più visto, mai incontrato, ora avrebbe 18 anni e mi manca ancora come ilprimo giorno.. Il bimbo stette male anche lui, gli misero insegnante disostegno, urlava chiamandomi, crisi nervose e naturalmente un peggioramentoscolastico. Ora lo immagino un bellissimo ragazzo, intelligente, con unasorella o forse di più e che magari neanche ricorderà il mio volto! Da quelgiorno nn sono stata mai più felice veramente. Ho avute altre storie. Quasitutte con uomini separati e con figli.. ai quali ho voluto molto bene e che hoaccolto nella mia vita amorevolmente ma ovviamente non con la stessa intensitàdel \"mio bambino\". Poi è arrivato Giovanni. 4 anni è durata la nostra storia!lui aveva 8 anni più di me. Senza figli. Uno scapolo incallito che non ha fattoaltro che dirmi bugie e farmi mancare quelle poche certezze che mi eranorimaste nella mia vita. All\'ennesima menzogna, l\'ho smascherato e l\'hopicchiato! Ci siamo lasciati da un anno dopo 4 di lascia e prendi. Io avreivoluto avere un rapporto normale, magari di convivenza, provando anche a fareun figlio, lui a 50 anni voleva continuare a fare il \"fico\". Ora lui haun\'altra donna da un anno e non smette di mandarmi messaggi d\'amore.. tutti igiorni! Mi lascio con lui ed ero a pezzi.. già indebolita di mio! incontroDavid e conviviamo. Lui 2 figli. Nel frattempo io ho acquisita una personalitàforte, dicono, una determinazione mescolato ad una dolcezza di donna. Lepersone quando mi conoscono si appoggiano a me, mi chidono consigli, sono ilpunto di riferimento.. ma io mi sento tanto sola. I figli di david (6 e 11anni) mi adorano. Dopo un mese trascorso con noi nella mia casa, non voglio nopiù tornare dalla loro madre che è una persona fredda e che non gli fa sentirel\'amore che sicuramente ha per loro. Inizia un altro dramma. Carabinieri,denunce tra genitori ed io che cerco di placare il tutto. Parto per andare in calabria dalla sua ex moglie e instauro con lei un bel rapporto. Tra i due èguerra ma nel mezzo ci sono io che placo gli animi. A Novembre dello scorsoanno facciamo la fecondazione artificiale. Resto incinta ma lo perdo! Lavoravoin uno studio notarile da un notaio donna della mia età. Io sono una belladonna, posso dire, e questa notaio entra in spudorata competizione con me. Iocerco di vestirmi in maniera sempre più semplice per non far sentire lei indifficoltà visto che indossava i suoi vestiti per non meno di una settimana.Una persona sciatta e sporca.. sempre volgare e pronta a urlare comeun\'aquila.. Cerco di instaurare con lei un rapporto amichevole.. invano! Io però sono il frutto che Reno ha costruito.. una che dice quello che pensa.. equesto non piace a nessuno. Il lavoro mi piaceva molto e soprattutto per questasua ostilità nei miei confronti sono diventata bravissima proprio per non farmidire nulla! ma questo non è servito! urla, parolacce davanti ai clienti ed ungirno ho reagito alla sua alzata di mani..dicendole: \"notaio se mi alza lemani di nuovo io la faccio scendere dal balcone senza aprire la finestra\".LICENZIATA! Era quello che voleva.. dopo 4 anni è riuscita a licenziarmi. Il 3febbraio ho perso il bambino, il 13 febbraio ho perso il lavoro e 4 marzo David se n'è andato di casa perchè ha conosciuta una donna che ha messo a lavorarenella sua attività dandole talmente tanti soldi che ha dovuto licenziare tuttii 3 dipendenti che aveva. Premetto che io non ho problemi economici e quindi non peso alle persone che ho accanto. Ora da marzo sono sola. Sto male perchè sento tanto il desiderio di avere accanto una persona che mi ama veramente esemplicemente, ma ormai sono convinta e sicura che non la troverò mai! Forse Reno mi ha dannata l'anima ed io sono imprigionata dentro me stessa.. Vivo sola nella mia casa con un giardino, 2 cani e un gatto e a volte resto inquesto mondo proprio per loro.

Nessun commento: