mercoledì, aprile 07, 2010

MI HA LASCIATO PERCHE' RIMANDAVO IL MATRIMONIO

Lilly Età: 34 Ho 34 anni e sto vivendo un periodo molto brutto della mia vita da cui non riesco ad uscire.
Alcuni anni fa mi sono innamorata di un ragazzo, mio collega, ma a cui non homai dichiarato i miei sentimenti, perchè sembrava molto diverso da me (io estremametne timida e riservata, lui estroverso, impulsivo e passionale).Abbiamo però sempre avuto un buon feeling.Circa due anni fa le cose sono cambiate: una sera mi telefona e parliamo alungo, qualche giorno dopo mi invita ad un aperitivo. Così iniziamo afrequentarci. Succede che solo un mese dopo scopro improvvisamente, come unfulmine a ciel sereno, che mio padre è gravemente malato. Il mondo mi crollaaddosso come al resto della mia famiglia, tra l'altro dopo gli esami del casoscopriamo che il suo male è tra i più terribili, quelli che non danno scampo.Inizia un lungo periodo di sofferenza. L'uomo di cui mi sono innamorata mi sta molto vicina,inizialmente soprattutto al telefono, mi rassicura dicendomi chenon sono sola. Mio padre inizia le terapie, io e il mio ragazzo iniziamo aduscire insieme, a frequentarci come coppia. Mi aiuta, mi sostiene, durante l'estate mi porta in vacanza, anche se solo per pochi giorni vista lasituazione drammatica che ho a casa, ma mi fa vivere momenti splendidi eindimenticabili. Decidiamo di fidanzarci, sono innamoratissima. Nel gennaioseguente, mio padre rischia di morire per gli effetti collaterali dellaterapia, passo giorni tremendi, ma mio padre è forte e ce la fa. Il miofidanzato inizia a propormi di fare un corso per fidanzati perchè ha intenzionedi sposarmi; andiamo da un sacerdote il quale, data la situazione, ci consigliadi aspettare un attimo, anche perchè i corsi sono già iniziati, e dicominciarlo quando sarebbero iniziati i successivi (a settembre). Il miofidanzato inizia a diventare irrequieto, lui abita ad una distanza di circa 50km, non è tantissimo, ma il traffico è esagerato, ed è anche molto più distantedalla nostra sede di lavoro. Inizia ad insistere che vuole sposarmi e chealmeno dovrei andare a convivere, ma necessariamente da lui perchè ha già unacasa e non è pensabile trovare una sistemazione vicino a casa mia. Vado incrisi per il mio papà, mi assalgono mille paure, fra cui quella di lasciarecasa mia e andare lontano, tutto mi sembra amplificato. Nel frattempo inizio a capire che il mio fidanzato sta male perchè la malattia di mio papà gli ricorda il dolore che ha provato per la madre scomparsa (per malattia simile) nove anni prima: non ha mai superato quel dolore. Mi sento in colpa, non voglio perderlo,ma nello stesso tempo non riesco ad andarmene di casa e allora mi sommerge di messaggi, anche notturni, con cui mi chiede di trasferirmi subito o si sarebbe trovato una compagna del suo paese. Non ha voluto concedermi quel po' di tempo che gli ho chiesto. Nel frattempo andiamo da altri due sacerdoti per il corso fidanzati e con il terzo ci accordiamo per iniziare gli incontri (dovevano iniziare a fine maggio 2009).
Ad inizio maggio andiamo a fare un weekend di relax, ma succede che il mio fidanzato dice che non potrà mai trasferirsi da me e dato che non andrò subito da lui non si può continuare, inoltre mostra tutta la sua paura per l'eventualità di dover fare un'esperienza di lavoro in un'altra città italiana (questo lo sconvolge) e poi non vuole andare avanticon me perchè sostiene che l'essere colleghi (anche se lavoriamo addirittura in immobili diversi) è per lui una violenza. Ci vediamo ancora, ma poi a finemaggio, invece di cominciare il corso, mi lascia facendomi credere di averbisogno di tempo per riprendersi. Sono preoccupatissima per lui, cerco millestrade per tornare da lui, per aiutarlo per i suoi problemi di depressione, mascompare. Nel frattempo scopriamo che mio padre è peggiorato e che è iniziatoil periodo finale. Avrei bisogno di lui, del suo sostegno, piango, mi dispero,lo cerco, ma niente. In autunno il mio papà sta molto male e nel frattemposcopro che lui si è già fidanzato con un'altra: una ragazza di dieci anni più giovane e del suo paese che ha perso il padre quando aveva solo 3 anni. Cado nella disperazione: non mi sono trasferita e ha trovato davvero una del suo paese, non potevamo aspettare per la mia età e ha trovato una ragazza molto più giovane. Sono disperata, lo amo così tanto.
Mio padre muore a novembre, lo chiamo, ma non viene, non verrà mai a trovarmi. Oggi scopro che ha già fatto il corso fidanzati con questa ragazza e che la sposa e il tutto in pochi mesi.Sono disperata, mi manca da morire, non riesco più a vivere, non riesco adaccettarlo, non riesco perchè lo amo, non riesco mi manca così tanto. Sonodisperata. Sono disperata.
SONO DISPERATA.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Invece non dovresti disperarti per un uomo del genere. Quello con problemi seri è lui e dforse non ti rendi ancora conto di quanto sei stata fortunata a sfuggirgli!!! Mi dispiace dirtelo in maniera così diretta ma lui non era innamorato di te come non è della ragazza 10 anni più giovane. Lui voleva solamente sposarsi. Un uomo innamorato non ti avrebbe mai messo fretta nè ricattato per farti trasferire da lui in un momento per te così critico come quello della malattia di tuo padre!!!