mercoledì, settembre 08, 2010

QUESTO MARTIRIO D'AMORE PASSERA'

SCORPIETTINA Età: 35
Ho 35 anni. Da 3 anni sto con un uomo di 52. 52 anni era l'età che lui mi aveva detto ma poi, stante che sono una persona molto curiosa e attenta a ogni minima gestualità, ho indagato su di lui. Mai avrei fatto una cosa simile ma i suoi comportamenti mi hanno indotto a farlo. Così ho scoperto che ne aveva 63. Anche se l'avevo scoperto e comunicato nulla è cambiato. Ho sempre amato questa persona e sempre l'amerò.
Lui è una persona molto particolare, attaccato ai soldi, lavora 24 ore al giorno per i soldi. Semmai un giorno dovesse diventare povero credo potrebbe arrivare a scelte di vita irreparabili. Io invece ho sempre vissuto con il mio stipendio e mai mi è balenato di chiedere a lui dei soldi, nemmeno per l'affitto. Sono molto orgogliosa e mio padre mi ha insegnato che quando si hanno i soldi si possono fare delle cose, quando non si hanno se ne fa a meno.
La mia vita con lui è sempre stata molto insolita. Lui agente di commercio molto ricercato, sempre all'estero, anche per 20 giorni. Mai una festa passata insieme. Lui doveva lavorare. I soldi, i soldi mi diceva. Io ero invisibile.
Non gli interessava se uscivo in scarpe da ginnastica, con i capelli scompigliati. Nessun cenno di voler vicino una donna affascinante. Non aveva occhi per me. Molto spesso quando lo chiamavo aveva il cellulare spento. Sono orfana di genitori. Lui è sempre stato il mio mondo. Ma i miei problemi erano i miei e i suoi i miei. Mai un ricordarsi la data di un compleanno, di un anniversario. Tre anni senza andare in ferie 5 giorni. L'unico tempo passato con lui è sempre stata la domenica pomeriggio dalle 14 fino al lunedì mattina.
Non mi portava mai fuori. Io ho sempre vissuto in casa. Sono una misantropa.
Leggevo libri, sdraiata sul divano. Guardavo la tv. Aspettavo un suo cenno di vita.
Se mi facevo carina per uscire nemmeno di uno sguardo mi degnava. Dovevo supplicare la sua attenzione con le classiche frasi idioti: ti piace la tua tata? e lui di fretta: sì sì bella bella.
Ho perso la mia identità. Ero una persona solare. Con lui mai una risata.
Eppure sapevo che a modo suo mi amava. Diceva che ero la sua vita. Strano modo di dimostrarlo. La mia visione era che lui correva verso i soldi i venti lavori messi in piedi e io continuavo ad allontarmi nella speranza che capisse che oltre al lavoro c'ero pure io.
Migliaia di volte ho chiesto di andare a fare un giro, di uscire, di parlare.
Ma non aveva mai tempo.
Un giorno a lavoro incontro una persona. 48 anni. Affascinante. Suscita in me quel qualcosa che si era assopito da tempo. Mi dava attenzione. Mi diceva sempre: così carina e così trasandata. Ho iniziato a mettermi i capelli in ordine, mi entusiasmava avere qualcuno che si accorgesse di questo fantasma.
Passava molte ore con me. Il tocco della sua mano mi faceva venire i brividi.
Sapevo che non era per sesso ma perchè realmente interessavo. Anche nel dialogo si andava avanti a ore.
Mi ha regalato una rosa. Avevo perso l'emozione di ricevere un regalo. Una rosa. Ero felice. In breve alla fine ci sono andata a letto. Lui si era innamorato di me. Io mi sentivo un verme il giorno dopo. Sono stata male per quello che ho fatto. Lui l'ha scoperto da un messaggio. C'è stata una lite furibonda finita con un'agressione nei miei confronti e 15 giorni di prognosi.
Non ho potuto spiegare che quello che mi mancava era la sua attenzione. Tre anni passati a lavorare, senza chiedere nulla. Non voleva mai gli chiedessi dove'era.
Poi è tornato dicendo che senza di me non poteva stare. Iniziamo di nuovo.
All'inizio c'era entusiasmo da parte sua. Ora ogni giorno che passa è una frase sibillina che lascia intendere il mio gesto. Non vuole più che io dica alcune frasi di uso comune tra di noi perchè gli danno noia. Ogni giorno ha una versione diversa. Ho provato a parlare ma lui non fa altro che rinfacciare che sono stata io la causa e che ora devo pagare per quello che ho fatto. Mi sta martorizzando mentalmente e io piango di nascosto perchè non riesco a spiegare che la sua brama di soldi lo ha portato a quello che è oggi. Se oggi a 64 anni ancora non si è sposato forse un motivo c'è. Ma non mi ascolta. La colpa è mia. Mi ha addirittura rinfacciato che lui lavorava per mantenere me. Assurdo.
Io lavoro ho un buon stipendio e mi sono sempre pagata le mie cose. Ma dal momento che due vivono insieme le spese si affrontano a metà.
Non che io devo pagare tutto e arrivare a fine mese che non posso comprarmi un paio di scarpe quando lui vive con 4000 euro al mese perchè deve comprarsi le Hogan, mantenere due bmw, ha comprato la casa in Brasile. Mantenuta io! Non l'ho mai fatto in vita mia figuriamoci.
Ovviamente fa fatica a fare l'amore con me. Dice che gli si accende la lampadina mentre fa l'amore e si blocca. Mi dice che devo dargli tempo perchè quello che ho fatto è ripugnante. Ho infranto i suoi sogni. Quali? Non me ne ha mai reso partecipe. Lui ha sempre voluto tenere le redini della nostra relazione. Lui faceva tutto senza dirmi mai nulla. Nel suo lavoro l'ho aiutato tantissimo per le traduzioni e mi ha eliminato. Io che mi alzavo alle tre del mattino per collegarmi in skype per far da interprete con la cina.
Io che non ho mai smesso di lavorare per tre anni, ho passato la morte dei miei, sono sempre andata avanti con un caterpillar. Quando doveva andare in Brasile per la casa e gli dicevo vengo con te lui mi diceva: sono troppi soldi. Ma ti ho per caso detto che mi devi pagare il viaggio. Lui in brasile 20 giorni, io a casa a lavorare.
L'ho tradito. Ho fatto una cosa infame e sto male. Ma devo prendermi tutti i torti di questo. A parte il gesto infame io credo che una donna, come un uomo abbiano bisogno delle dovute attenzione. E' giusto lavorare ma esiste anche un rapporto di coppia fatto di dialogo, di parole dolci, di divertimento che può essere anche un gelato fuori in città. Non sono mai stata una persona esigente, lui stesso me lo ha sempre detto. Mi paragonava alle sue ex alle quali regalava
vestiti di Pinko, Cavalli. A me che me ne frega? Io non sono una marca che cammina.
Ora è un calvario. Abbiamo cambiato città e casa per iniziare di nuovo. Io ho perso il lavoro. Adesso mi rinfaccia che ha speso soldi per prendere in affitto una casa. "se non fosse per me tu saresti ancora la".
Una notte. Non una relazione che andava avanti da anni. Una notte dove ho ricevuto quello che volevo da tempo. Attenzione, coccole, protezione, una rosa in regalo e soprattutto considerazione.
Ma la colpa deve essere solo e soltanto mia? Vi chiedo a voi cosa ho sbagliato in tutto questo oltre al tradimento. Chi mi conosce mi dice che con il lavoro che fa chissà quante ne avrà in giro. Premetto che non mi ha mai portato fuori a cena con i suoi amici. Sempre cene di lavoro. Sempre? Ovviamente lui si è confidato con i suoi amici per i quali le parole lasciano il tempo che trovano.
Tutti sono capaci di giudicare in base a ciò che viene detto e ovviamente tra uomini vi è solidarietà.
Questo martirio passerà o piangerò ancora per quanto?

3 commenti:

Anonimo ha detto...

PER PIACERE MOLLALO!!!
VATTENE, CAMBIA VITA ANCHE SE ORA CHE NON HAI PIU' IL TUO LAVORO E' PIU' DIFFICILE, MA FALLO PER IL TUO BENE!
ALL'INIZIO SARA' DIFFICILE MA VEDRAI CHE TI SENTIRAI RINASCERE!
QUELLO CHE TU STAI VIVENDO NON E' UN RAPPORTO D'AMORE, QUELLA PERSONA TI SCHIAVIZZA E TI RIDUCE AD UNA NULLITA'!
CAMBIA VITA, SEI ANCORA IN TEMPO, TU SEI ANCORA GIOVANE!

Anonimo ha detto...

Mollalo!!! Subito....baataaaaaa!!! Vattene !!!!!

Anonimo ha detto...

Apri gli occhi!vivi!Questo non è amore...