lunedì, febbraio 25, 2008

L'EBBREZZA DI STARE BENE CON SE' STESSI

Zena Età: 34 Gentilissimo Dottore, perdoni l’insistenza ma le invio per la terza volta la mia lettera e spero mi potrà dare una valutazione di massima.Mi trovo nella massima incertezza riguardo un aspetto molto importante della mia vita, quello di coppia, e con breve tempo per decidere in quanto la persona con cui sto soffre molto da troppo tempo ed esige giustamente una mia presa diposizione chiara ed univoca. Convivo da 4 anni con un uomo separato con una bambina di 6. All’inizio stavamomolto bene assieme (in tutto sono 6 anni che stiamo insieme), poi dopo poco dall’inizio della convivenza abbiamo cominciato ad avere litigi sempre +frequenti e pesanti, a causa + che altro del mio carattere un po’ irascibile e poco elastico, rigido e puntiglioso. Si litigava per sciocchezze, all’inizio,poi quando sua figlia veniva da noi nei week end io mi innervosivo, lui si metteva in ansia e non mancava mai il litigio (per colpa mia perché non c’eranomotivi validi). Lui ha sempre cercato di calmarmi in quelle occasioni senza riuscirci, soffrendo molto per la mia aggressività. Io ero infastidita dalla presenza della figlia, mi vergogno ad ammetterlo, stavo male e mi veniva l’ansia quando arrivava, anche se si trattava di una bimba educata, che non faceva nulla di male. Sul piano fisico ho cominciato a desiderare sempre meno i rapporti intimi tra noi, senza però mai mancare nelle coccole e tenerezze (colrisultato che lui si è via via sempre + sentito trattato da bambino + che dauomo). Ho cominciato come ad allontanarmi per proteggermi dalla frustrazione degli scontri continui, ho cominciato a pensare a quello che mi poteva far starbene aldifuori, a dedicarmi agl iinteressi che avrei sempre voluto coltivare, apensare un po’ a me come individuo, lato in cui sono sempre stata carente perproblemi che c’erano nella mia famiglia di origine (nella quale ho respiratoaria “cattiva”), ma lui naturalmente davanti a questo atteggiamento si èsentito sempre + insicuro, stava sempre + male e + mi stava addosso x cercareamore e rassicurazione + io mi sentivo soffocare e lo allontanavo. Mi sono allontanata tanto da lui senza accorgermene e tuttavia standorelativamente bene, finché nell’ultimo anno abbiamo drasticamente quasieliminato i rapporti sessuali e il brutto è che io non ne ho sentito lamancanza + di tanto; sento + la mancanza di un coinvolgimento mentale nei suoiconfronti. Purtroppo ho cominciato a vederlo nei suoi difetti, nelle cose chedel suo carattere che vorrei diverse (maggior durezza e – accondiscendenza, +decisione), quasi “dimenticandomi” del valore dei pregi che di lui mi avevanofatto innamorare. A volte fantasticavo su altri uomini che conoscevo, pensandose sarei stata + felice con altri caratteri aventi caratteristiche diverse,magari un po’ più aggressivi…D’altro canto trovo tutto assurdo un ragionamentodel genere, oltrettutto perché poi forse anche in quelli troverei mancanzeancora + grandi, essendo una persona che non si accontenta facimente e tollerapoco la mancanza di valori che ritengo importanti come quelli che infatti halui. Di lui ho infatti una stima smisurata, è una persona molto corretta, dicarattere maturo e fermo. Solo che in questo periodo lo vedo così fragile…Evedo che riesco a fargli del male senza che lui riesca a difendersi; non lofaccio di proposito ma non mi so contenere e vorre iche lui fosse in grado di“mettermi le briglie”. Il fatto è che il sentirmi così “potente” verso di lui mi dà fastidio, anche se obiettivamente lui non è dipendente da me ma semplicemente mi ama molto e molto me lo dimostra e avrebbe bisogno di sentirsi ricambiato molto di più.Adesso stiamo valutando di lasciarci (più che altro io, perché lui mi amatroppo anche solo per pensarlo) perché lui non ce la fa più a vivere d’inedia ed io sono confusa e non so dargli risposte. Ho promesso tante volte che sarei cambiata senza riuscirci. Il brutto è che mi innervosisco spesso e lo tratto male per futili motivi. Mi odio per questo e mi sento un mostro, mi sento una bambina che fa storie, e non so che valore dare a quello che provo.L’eventualità che lui se ne vada mi fa disperare, buttare così quasi 6 anni insieme, i sogni di una famiglia…L’istinto è quello di amarlo, di stare con lui, ma…perché l’attrazione che provo è poca?…sono riuscita a sopprimerla fino a questo punto pur di non soffrire..Ma può rinascere? Ancora mi sembra irreale l’allontanamento di cui siamo preda e tuttavia non so fare un passo né in un senso né in un altro perché non sono sicura di nulla e non vorrei continuare afarlo soffrire magari inutilmente. Mi sono chiesta persino se sono davvero innamorata di lui, ma pur non provando + la passione dell’inizio non riesco apensare di buttare via un rapporto cui dò grande valore per qualcosa a cui nonsolo non so dare un nome ma che non percepisco come concreto.Incostante e un po’ volubile lo sono sempre stata, sicuramente un po’ immatura e poco concreta, però non so se sia per questo. Magari sono solo spaventata dagli impegni che inevitabilemente un rapporto comporta, anche non piacevoli a volte…o forse dall’ebbrezza che lo stare bene con se stessi dà.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

anke io sono come te.anke il mio lui era come il tuo lui.
io: aggressiva, puntigliosa, alternavo momenti di grande dolcezza a momenti di grande durezza. a volte lo trattavo male per motivi davvero stupidi.e a volte i motivi neanke c'erano. li creavo io. per vedere in lui una reazione, anke negativa, ma una reazione.
lui: dolcemente passivo. ilmio tenero amore che me le faceva passare tutte. dolce, puro, semplice. paziente. anke quando si arrabbiava.abbassava la testa da un lato.e guardava in basso. e allora mi faceva tenerezza,mi sentivo in colpa.a volte m venivano le lacrime agli okki, tanto mi sentivo in colpa.
perkè non ci siamo capiti? perkè questa distanza? perkè mai una reazione da parte sua? perkè qualke volta non mi ha detto:"adesso mi stai proprio rompendo le..."? forse lo avrei apprezzato di più. forse avrei capito il valore di quella dolcezza, di quella pazienza. non troverò mai più nessuno come lui. non con i suoi valori. non con la sua dolcezza. e mi manca tanto. ci siamo lasciati ieri sera. e mi kiedo se il mio carattere non abbia contribuito . buono come nessuno mai.era il mio punto fermo.e adesso non c'e' più.
ti do un consiglio: datti una calmata. non vederlo come un bambino. non vederlo come il tuo burattino. parlate. cerca di comunicare con lui. e per favore, limita la tau aggressività. lo so come ti senti, credimi. mancanza di attrazione, non ti stimola mentalmente e di conseguenza neanke fisicamente. ma se potessi tornare indietro darei più valore a quelle qualità che mi hanno fatto innamorare. e che con il tempo ho fatto l'errore di dare per scontate. ho abusato della sua pazienza. e anke se è finita per altri motivi, credo che se fossi stat meno aggressiva le cose sarebbero andate meglio. tutto sommato se siamo così dure è perkè in realtà siamo deboli. parlagli. cercate di comunicare. e rinvigorisci quell'attrazione cercando di vederlo con okki diversi. io ormai lo vedevo come un orsakkiotto. le altre ragazze come un bellissimo ragazzo, e non smettevano di guardarlo. mi manca e non lo dimentikerò presto. spero ke tu legga il mio commento. buona fortuna.

POCAHONTAS ha detto...

..come capisco!!!anche a me è successa la stessa cosa...lui "l'uomo perfetto", pieno d'attenzioni, d'amore, di pazienza.Io la "guastafeste", lamentona, isterica, insoddisfatta.
Mai sottovalutare chi sembra "fragile" o dipendente da noi..infatti il mio lui si è stancato dopo circa 2 anni di sopportazione e ora è più convinto che mai.non cambierà idea,mai più!!
Io non riesco ancora a credere che in realtà era lui la mia forza, il mio equilibrio.Potessi tornare indietro farei qualsiasi cosa per fermarlo..per non perderlo..ma non si può più!!
Non so se ce la farò...il vero Amore ti capita una volta sola nella vita...