mercoledì, dicembre 14, 2011

DIPENDENZA AFFETTIVA DA UN UOMO CONOSCIUTO IN CHAT

Rosita Età: 35
Salve, Dott. Cavaliere,
sono Rosita, ho 35 anni, ho una figlia di quattordici anni e vivo con mia
madre, da quando mi sono separata, circa nove anni fa. Ho scoperto il suo sito,  facendo le mie solite ricerche sulla dipendenza affettiva e ne sono rimasta  positivamente colpita, in quanto ho appreso informazioni a me sconosciute, che  finalmente mi hanno aiutato ad avere un quadro ancora piu completo della mia  situazione. Adesso posso dirlo con certezza, sono malata, malata di dipendenza  affettiva. Prima di raccontarle, anche se brevemente la mia storia e come ho  cominciato a capire di essere una dipendente affettiva, preferisco dirle della  mia attuale condizione. Sto male, malissimo, sono ridotta ai minimi termini ed  è proprio il mio stato che mi ha spinto a scriverle, trovando a stento la forza  di battere la tastiera. Non ho piu la forza di far nulla e il mio unico chiodo  fisso è la morte, la morte come liberazione e spesso sogno ad occhi aperti il  giorno del mio suicidio, ma non ho il coraggio! Non sono affranta o afflitta,  ma molto di piu. Sono completamente annichilita, devastata da questa mia  dipendenza nei confronti di un uomo, il mio attuale fidanzato, con cui sto da  quasi un anno, che è ormai diventato il mio chiodo fisso, il mio unico motivo  di vita, nonostante lui mi abbia portato alla desolazione e devastazione piu  totale. In questa devastazione, è incluso il rapporto con mia figlia, che ho  cresciuto da sola, dall\'eta di cinque anni, da quando cioè mi sono separata,  fino ad oggi, anche se i miei seri problemi di dipendenza sono sorti circa  quattro anni fa. Era un rapporto bellissimo, fatto di intesa perfetta, mia  figlia mi adorava, ero il suo punto di riferimento per tutto, anche perche suo  padre, il mio ex marito, subito dopo la separazione non è stato per niente  presente nella sua vita, poiche ha preferito dedicarsi ad altro, ad una sua  nuova relazione con una compagna che c\'è ancora. 
Il tutto contornato da una  madre, la mia, che mi disapprova per ogni cosa, approfittando di quanto le ho  descritto, per sabotare il rapporto con mia figlia, vessandomi tutti i santi  giorni, con maltrattamenti di vario genere e insidiando, col supporto di altri  parenti, la mente di mia figlia con idee che hanno compromesso del tutto la mia  figura di genitore, nonchè la mia relativa autorita, fino alla condizione  attuale: mia figlia mi detesta!
Le descrivero ora, brevemente, poiche sento di non avere piu la forza di
scrivere, come ho conosciuto l\'uomo con cui mi ostino a rimane e come è il
nostro rapporto. Ci siamo conosciuti in chat ed è stato un \"incontro\"
folgorante, stregante, era lui, \"la mia anima gemella\" e sono bastate, come
anche lui stessto afferma, poche battute per capire di essere identici, cosi
pareva e fatti per stare insieme. Poco dopo, ci siamo conosciuti personalmente,  ma i nostri incontri reali sono stati davvero pochissimi, poiche lui non abita  nella mia stessa citta, per via del suo lavoro, per cui ci siamo frequentati  per tre mesi, essenzialmete al telefono, trascorrendo ore e ore a parlare,  anche la notte. Stupendo! Tuttavia, non mi sono innamorata subito di lui, dopo  averlo visto, non mi è piaciuto fisicamente, ma ero gia completamente presa da  lui, dalla sua parte interiore, dal suo modo di fare e di parlare, completamente travolgente, in altre
parole, i suoi modi mi appartenevano gia, perche in lui rivedevo me stessa. Lui era me, in tutto e ci eravamo \"rapiti\" vicendevolmente! Mai vissuto prima
niente del genere e cio valeva per entrambi. L\' idillio cerebrale che vivevamo,
comincio via via scemando, quando lui capì che anch\'io mi ero innamorata e da  li tutto cambiò notevolmente e drasticamente. Per tre mesi, non una bestemmia,  non una parolaccia, non un atto di violenza, o di sopraffazione fisica o  mentale nei miei confronti, niente di niente! Da li, il mio percorso di auto  distruzione, un vero e proprio calvario, che senza esito, ho tentato decine e  decine di volte di interrompere. Tra le tante vicende, ho per sino diffidato  quest'uomo, dopo avermi picchiata piu volte, arrecando danni materiali notevoli  anche alla mia auto, investendomi, ma dopo qualche settimana ho ritirato tutto,  perche ancora innamorata di lui. Di eventi del genere o di peggiori, come  quando per una gamba mi trascinò a terra con l\'intento di buttarmi giu da un  molo, in acqua, potrei elencarne senza fine, ma, anche dopo lontananze di 2  mesi, perdonandolo, sono sempre tornata da lui, che non smette mai di cercarmi. Cio  nonostante, ritengo che il male maggiore subito, sia stato quello psicologico!
Mi ha sempre manipolata, in maniera subdola, con le parole, con tante bugie ed inganni, adulandomi e  raggirandomi con la sua ottima dialettica, di fronte alla quale per altro non  sono da meno, per ottenere da me cio che voleva: tornare con lui! Allo stato,  non stiamo insieme da qualche giorno, l\'ho lasciato dopo l\'ennesimo torto
subito! Mi trascura, è scostante, irrispettoso, parla male di me con amici e
parenti, si impone con celati ricatti su argomenti ai quali tengo, come ad
esempio, venire a trovarmi dopo un mese di lontanza. Non riesce a conciliare il  suo ruolo di padre separato, col fatto di essere anche compagno, in quanto sua  figlia di dodici anni decide per lui e per noi, gestendo lei il nostro tempo da
trascorrere insieme. Avrei voluto descrivere i fatti in maniera piu
dettagliata e meno sommaria, ma sto malissimo e credo di essere gia entrata in  una delle fasi piu acute della mia malattia. Sento che lui mi manca gia
terribilmente, sto impazzendo all\'idea che posa essere finita, per l\'ennesima
volta, ma al contempo, lo odio e lo detesto con tutta me stessa!! Mi aiuti, la
prego. Spero lei possa dirmi qualcos\'altro, rispetto a quanto ho gia letto e
che mi ha aiutato a capire di piu . Tempo a dietro, ho cercato di rivolgermi a
qualche psicologo della mia USL, ma con rammarico devo dire che lasciano molto  a desiderare. Per il resto, le mie risorse economiche (non lavoro) non mi  consentono altro. Mi congedo, ringranziandola anticipatamente, nutrendo la  speranza che mi giunga risposta.
Grazie, Rosita.

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